Powell: la Fed potrebbe continuare ad alzare i tassi d’interesse

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La Fed non intende allentare la stretta monetaria, almeno non per il momento. L’inflazione è ancora troppo alta e nel prossimo futuro potremmo assistere a un ulteriore aumento dei tassi d’interesse. È questo il sunto del discorso che Jerome Powell (il governatore della banca centrale statunitense) a Jackson Hole. Doccia fredda, dunque, per gli investitori di tutto mondo, che continuano a dover fare i conti con una politica monetaria altamente restrittiva.

Il discorso di Powell: la Fed è pronta ad alzare ulteriormente i tassi di interesse

“Il lavoro della Fed, ha spiegato Jerome Powell nel suo discorso appena tenutosi a Jackson Hole, è portare l’inflazione al target del 2% e lo faremo. Abbiamo portato avanti una stretta significativa nell’ultimo anno. Anche se l’inflazione è scesa sul suo picco, resta ancora troppo alta. Siamo pronti ad alzare i tassi ulteriormente se appropriato e intendiamo mantenere la politica a un livello restrittivo fino a quando non avremo fiducia nel fatto che l’inflazione si sta muovendo sostanzialmente verso il nostro obiettivo”.
Quello del 2% di inflazione è un target che ormai sembra immutabile, adottato anche dalla Banca Centrale Europea. Si tratta di un parametro scelto principalmente perché rappresenta un livello di inflazione che non comporta un costo troppo elevato per l’economia e i cittadini. Allo stesso tempo garantisce un adeguato margine di sicurezza contro il rischio di deflazione (una riduzione continua e generalizzata dei prezzi).
La Fed, nelle parole di Powell, è dunque pronta ad alzare ulteriormente i tassi di interesse se fosse necessario.

Come hanno reagito le borse?

Nonostante la doccia fredda di Powell, i mercati non sembrano aver reagito poi così male, segno che le sue parole erano già state scontate dagli investitori di tutto il mondo.
Milano ha chiuso la giornata con un rialzo del 0,49%, Parigi +0,21%, Francoforte e Londra con un sostanziale pareggio (entrambe a +0,07%). Meglio gli indici americani, con S&P500 che segna un +0,67%, Dow Jones +0,73% e Nasdaq +0,94%.

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