Warren Buffett compra azioni ma consiglia questo ETF

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Ecco perché Warren Buffett continua a consigliare l’acquisto di ETF e non di azioni.

La volatilità dei mercati finanziari, soprattutto di quelli azionari, sta rendendo la vita di molti investitori davvero difficile.
Abbiamo già raggiunto il botton di mercato ed è quindi l’ora di comprare azioni o altri strumenti finanziari? Oppure bisogna attendere ancora un po’? Tutte domande che, in realtà, non possono trovare avere una risposta univoca. Siamo dell’avviso che previsioni di questo tipo sono impossibili da fare. Chi pensa il contrario, presto o tardi, avrà delle brutte sorprese. I mercati saliranno quando saliranno. Fine della storia. Ma se è impossibile prevedere l’andamento dei mercati, come si può investire? Una soluzione valida per tutti in effetti c’è, e a rivelarcela è stato Warren Buffett: colui che potremmo definire come la leggenda vivente degli investimenti. Stiamo parlando di uno degli uomini più ricchi del mondo, che ha accumulato il suo patrimonio miliardario soltanto grazie alla compravendita di azioni.
Warren Buffett, in diverse interviste, ha consigliato alle persone comuni (i non professionisti della finanza) di stare lontano dalle azioni, ma di investire in indici azionari (meglio se americani), comprando degli ETF diversificati e a basso costo. Nel lungo periodo, un approccio del genere “darà sicuramente importanti risultati”. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

Warren Buffett consiglia gli ETF S&P 500, ecco perché

Nella lettera del 2013 di Buffett agli azionisti di Berkshire Hathaway (la holding di cui è presidente e amministratore) è stato spiegato che la maggior parte degli investitori non ha bisogno di fare quello che fa lui.

“Nel complesso, gli affari americani sono andati meravigliosamente bene nel tempo e continueranno a farlo (anche se, sicuramente, a singhiozzi imprevedibili). Un ETF indicizzato S&P 500 a basso costo raggiungerà sicuramente degli ottimi obbiettivi”.

Lo stesso Buffett ha rilevato che nel suo testamento ha dato la disposizione di investire il 90% del denaro in un fondo indicizzato S&P 500 a basso costo e il 10% in titoli di stato a breve termine.
Il problema, per molti investitori, è forse il timing: quando è ora di investire?

Non credete al tempismo perfetto: non esiste

Quando è il momento migliore per acquistare un ETF che replica un indice come l’S&P 500? La risposta è “in qualsiasi momento”.
Come già detto in apertura, soprattutto nel breve periodo, non è possibile prevedere l’andamento dei mercati finanziari. Aspettare il botton di mercato potrebbe farci perdere un importantissimo treno. Nel lungo periodo, infatti, ci sono molte evidenze sul fatto che indici azionari abbastanza diversificati tendono ad una naturale tendenza rialzista.
Dalla sua nascita ad oggi, il già citato S&P 500 può vantare un rendimento medio annuo di quasi il 10%. Si tratta di un risultato estremamente soddisfacente, soprattutto se si considera che più del 90% dei fondi comuni di investimento (gestiti da professionisti) non riesce a fare di meglio. Come se non bastasse, investire in un fondo indicizzato S&P 500 è davvero semplice e non richiede il tipo di analisi che gli stessi professionisti devono necessariamente condurre prima di acquistare un singolo titolo azionario.

Il pericolo principale, Ha spiegato Buffet, è che gli investitori timidi o principianti entrino nel mercato in un momento di estrema esuberanza e poi diventino disillusi quando si verificano perdite sulla carta. L’antidoto a questo tipo di errore è quello di accumulare quote di questi fondi per un lungo periodo e non venderli nemmeno quando le notizie sono cattive.

In altre parole, è buona regola acquistare ETF come l’S&P 500 e continuare a farlo regolarmente anche in periodi futuri, ignorando le chiacchiere che potrebbero mandare nel panico l’investitore, il quale potrebbe così decidere di vendere nel momento più sbagliato possibile.
In una lettera gli azionisti della Berkshire Hathaway, Buffett scriveva quanto segue:

L’obiettivo dell’investitore non professionista non dovrebbe essere quello di scegliere i vincitori. Non può farlo. Lo stesso dovrebbe piuttosto possedere una sezione trasversale di attività che, complessivamente, sono destinate a fare bene. Un fondo indicizzato S&P 500 a basso costo raggiungerà questo obiettivo.

Warren Buffett possiede personalmente degli ETF S&P 500?

Come già detto, Warren Buffett è diventato ricco e famoso grazie alle azioni. L’approccio che da sempre ha utilizzato è quello del cosiddetto “Value Investing”, ossia incentrato sulla ricerca di titoli azionari di valore e a basso prezzo. Ad ogni modo, non tutti sanno che nel portafoglio di Berkshire sono presenti ben due ETF sullo S&P 500:

  • SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY);
  • Vanguard 500 Index Fund ETF (VOO).

Investire in uno di questi ETF significa investire nelle 500 società più grandi che operano nelle principali borse statunitensi: Apple, Microsoft, Amazon, la stessa Berkshire Hathaway di Buffett e molto altro ancora. Allo stesso tempo, indici come lo SPY o il VOO eliminano automaticamente le peggiori aziende. Se una società non cresce così rapidamente come le sue pari, alla fine potrebbe uscire fuori dall’indice stesso (e quindi fuori dal relativo ETF).
L’S&P 500 è un indice così importante che viene considerato da molti alla stregua di un indice di riferimento globale. Non c’è dubbio, infatti, che i listini di tutto il mondo vengono influenzati dall’andamento di quest’ultimo, proprio per via dell’enorme capitalizzazione e dell’importanza dello stesso. Fondi così grandi e diversificati sono destinati a una costante e fisiologica crescita nel tempo, e questo per tutta una serie di motivi che abbiamo già menzionato in un nostro precedente articolo.


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L’acquisto di tali fondi daranno i suoi frutti nel lungo periodo. Guardando al passato:

  • SPY ha prodotto un rendimento medio annuo del 9,35% dal 1993;
  • VOO (che è un fondo molto più giovane) ha prodotto un rendimento medio annuo del 13,1% dal 2010.

Si tratta sicuramente di ottime performance che, nel lungo periodo, potrebbero fare la fortuna di ogni investitore, a patto che si seguano i consigli dello stesso Warren Buffett.

Come Warren Buffett consiglia di investire in un ETF S&P 500

Per ottenere i rendimenti eccellenti del mercato azionario statunitense (circa il 13% annuo dal 2010 ad oggi), l’investitore dovrebbe sempre seguire queste poche e semplici regole:

  • Investire in un ETF S&P 500 (o altro indice azionario ben capitalizzato, diversificato e a basso costo);
  • Continuare a farlo regolarmente anche in periodi successivi;
  • Non vendere nelle fasi orso di mercato. I guadagni arriveranno sicuramente, almeno sul lungo periodo.

A questo punto vogliamo chiudere con una storica citazione del più volte citato Warren Buffett:

La migliore possibilità di distribuire capitali è quando le cose vanno male. Bisogna essere timorosi quando gli altri sono avidi ed essere avidi solo quando gli altri hanno paura.

Con un approccio del genere, non si potrà certamente battere il mercato, ma si avranno dei risultati simili a quelli ottenuti dall’indice di riferimento, che non ci sembra affatto male.

I migliori ETF S&P 500 su Borsa Italiana

Di ETF S&P 500 ce ne sono davvero parecchi. Di seguito menzioneremo i due che, a nostro avviso, sono i migliori acquistabili sulla Borsa Italiana:

  • Vanguard S&P 500 UCITS ETF (USD) Accumulating – ISIN IE00BFMXXD54, Ticker VUAA;
  • iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) – ISIN IE00B5BMR087, Ticker CSSPX.

Si tratta, in entrambi i casi, di ETF armonizzati (UCITS), ad accumulazione e a basso costo. Vediamo meglio le caratteristiche dei due fondi.

Vanguard S&P 500 UCITS ETF (USD) Accumulating

  • ISIN IE00BFMXXD54, Ticker VUAA, KIID;
  • Tipo di replica: Fisica totale;
  • Valuta dell’ETF: USD, senza copertura valutaria;
  • Indicatore sintetico di spesa (TER): 0,07% annuo;
  • Politica di distribuzione: ad accumulazione.

iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc)

  • ISIN IE00B5BMR087, Ticker CSSPX, KIID;
  • Tipo di replica: Fisica totale;
  • Valuta dell’ETF: USD, senza copertura valutaria;
  • Indicatore sintetico di spesa (TER): 0,07% annuo;
  • Politica di distribuzione: ad accumulazione

Si tratta di due ottimi prodotti, che replicano le performance dell’S&P 500. Unica (forse) nota dolente è che non hanno alcuna copertura valutaria, ma questo consente un maggior contenimento dei costi di gestione, che sono prossimi allo zero (0,07% annuo).
Concludiamo ricordandovi che le informazioni presentate in questo articolo non sono da intendere in nessun modo come sollecito all’investimento e non rappresentando attività di consulenza finanziaria. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore.

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