In questi ultimi giorni, i rendimenti dei Titoli di Stato sono schizzati alle stelle. Secondo quanto rilevato da un indicatore di Bloomberg, i rendimenti totali delle obbligazioni sovrane globali sono saliti al 3,3% questa settimana. Si tratta del dato più alto dall’agosto del 2008.
Il rendimento del decennale statunitense è salito di sei punti base al 4,31%, portandosi a circa tre punti base dal picco dello scorso ottobre, che è stato il più alto dal 2007. I rendimenti decennali australiani sono balzati di 10 punti al più alto dal 2014 anche se i dati mostrano che l’economia ha inaspettatamente ridotto i posti di lavoro a luglio. E per quanto riguarda l’Italia?
Rendimenti dei Titoli di Stato in Italia e nel mondo
Come già detto in apertura, l’indice elaborato da Bloomberg, che mette in evidenza i rendimenti dei titoli di stato a livello globale, ha segnato un nuovo record dall’agosto 2023, in area 3,3%, con picchi negli Stati Uniti, il cui decennale è salito di ben sei punti base al 4,31%.
Anche in Italia i rendimenti sono sicuramente molto più generosi che in passato, con il decennale che ha superato quota 4,10%, ai livelli del 2013, ma ben lontani (per fortuna) da quelli offerti nel 2012, superiori al 7%. Erano sicuramente altri tempi, e all’epoca imperversava la crisi dello spread che ha portato alle dimissioni l’ex presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e la nascita di uno degli esecutivi tecnici più discussi degli ultimi anni, il governo Monti. Ve lo ricordate?
Ad ogni modo, secondo molti osservatori, questo potrebbe essere davvero un buon momento per investire in obbligazioni. L’inflazione sta scendendo mese dopo mese e, presto, non dovrebbe più essere necessario mantenere una politica monetaria così restrittiva.
“Le obbligazioni globali, ha spiegato questa settimana Western Asset Management, sono posizionate per sovraperformare entro 6-12 mesi. Le banche centrali, infatti, si starebbero avvicinando alla fine dei loro cicli di rialzo dei tassi”.
Perché questi rialzi dei rendimenti?
I rendimenti dei titoli di stato sono saliti così tanto anche perché i dati macro economici (principalmente quelli relativi al PIL è all’occupazione) sono stati più solidi del previsto. In tal modo, si sono alimentate le aspettative di proseguimento di questa fase monetaria restrittiva.
Le obbligazioni globali risultano sicuramente molto più attraenti che in passato. Ricordiamoci che soltanto qualche anno fa, i rendimenti degli stessi erano prossimi allo zero, se non addirittura in territorio negativo.
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