Ecco quando e perché conviene investire in ETF obbligazionari di breve termine.
Seppur in evidente discesa, l’inflazione potrebbe rimanere alta anche per i prossimi mesi / anni. In una situazione del genere, il più grande errore che si possa fare, almeno da un punto di vista finanziario, è quello di tenere gran parte dei propri risparmi in liquidità, fermi sul conto corrente.
L’inflazione, infatti, è quel processo di deterioramento del potere d’acquisto. Immaginate di possedere 100 mila euro sul vostro conto. Dopo alcuni anni, con la stessa somma di denaro, non sarà più possibile acquistare la stessa quantità di beni e servizi di oggi. In termini nominali, ovviamente, non subiremo alcuna perdita, nel senso che quei 100 mila euro rimarranno tali anche in futuro, ma il loro valore sarà sicuramente inferiore.
Cosa si può fare per attenuare gli effetti di questo fenomeno? Ovviamente, il consiglio è quello di investire i propri risparmi. Ma attenzione, se si hanno degli obbiettivi di breve periodo, alcuni mercati finanziari potrebbero essere troppo volatili e potenzialmente dannosi.
In questo caso, dunque, l’idea è quella di spostare la propria liquidità in forme di investimento sicuramente meno remunerative ma con molti meno rischi. Sotto questo profilo, un interessante asset è quello delle obbligazioni a breve termine, strumenti talmente poco volatili e liquidi da essere considerati come degli investimenti “monetari”, cioè simili al contante.
Di seguito, analizzeremo le peculiarità di questi strumenti e vi mostreremo alcuni dei migliori ETF obbligazionari di breve termine acquistabili su Borsa Italiana.
Indice
Perché investire in ETF obbligazionari di breve termine?
Come già detto in apertura, strumenti finanziari come le obbligazioni di breve termine hanno il vantaggio di essere molto meno rischiosi e maggiormente liquidi rispetto ad altre tipologie di strumenti finanziari, come ad esempio le obbligazioni di lungo periodo o le azioni. Rischio che può essere ulteriormente ridotto attraverso l’acquisto di uno tra i migliori ETF obbligazionari di breve termine, in modo da evitare la rara, ma pur sempre possibile, ipotesi di default dell’emittente.
D’altro canto, queste obbligazioni (soprattutto quelle governative) non possono che fornire rendimenti decisamente più bassi.
A nostro avviso, non sarebbe nemmeno corretto parlare di vantaggi o di svantaggi, ma piuttosto di “caratteristiche” intrinseche di questi strumenti. Caratteristiche che bisogna adeguatamente conoscere per poterli utilizzare nel modo più corretto.
Ma a chi può interessare un investimento di questo tipo? Sicuramente a soggetti con tanta liquidità e con obbiettivi di breve periodo, che già sanno di dover liquidare tali somme tra uno o due anni, ad esempio perché è già stata preventivata una spesa “certa” (il matrimonio del figlio, l’acquisto di una nuova auto ecc.).
Questi strumenti, ad ogni modo, sono validi anche per gli investitori più navigati. Un portafoglio di investimento che si rispetti deve sempre contenere una certa quantità di quella che potremmo definire come la “componente della stabilità”, e probabilmente non c’è niente di più stabile di ETF obbligazionari di breve termine. Non è un caso che il portafoglio di investimento pensato da Warren Buffett è in parte costituito proprio da questo tipo di strumenti.
ETF obbligazionari di breve termine, quali sono i rischi?
Le obbligazioni, sostanzialmente, sono degli strumenti di debito. L’emittente, stato o azienda privata, può ricorrere all’indebitamento per finanziare spese correnti o anche importanti investimenti. Con le obbligazioni, dunque, acquistiamo una piccola parte di questo debito, diventando così creditori dei soggetti emittenti. Quest’ultimi dovranno poi riconoscerci delle somme di denaro periodiche, relativamente agli interessi maturati (le cosiddette cedole) e, alla scadenza, anche l’intera somma inizialmente ceduta.
In generale, molti investitori (soprattutto alle prime armi) pensano che le obbligazioni siano degli strumenti finanziari “sicuri”. Purtroppo, però, non è proprio così.
In questo paragrafo vogliamo sintetizzare i 3 maggiori rischi che si possono correre investendo in obbligazioni e come è possibile ridurli. Si tratta, in particolare, del rischio di:
- default dell’emittente;
- inflazione;
- aumento dei tassi d’interesse.
Rischio di default dell’emittente
Il rischio più grande che si possa correre investendo in obbligazioni è il cosiddetto rischio di default dell’emittente. Ebbene si, le aziende private ma anche gli Stati (si veda l’Argentina) possono fallire. In questo caso, ovviamente, l’obbligazione sottoscritta non potrà più essere rimborsata in tutto o in parte. È possibile ridurre questo rischio investendo in ETF obbligazionari, in modo da possedere un paniere di questi strumenti abbastanza grande e diversificato. Il default del singolo titolo, così, non potrà più farci paura.
Rischio d’inflazione e di aumento dei tassi d’interesse
Il rischio di inflazione si verifica quando i prezzi dei beni e servizi aumentano sensibilmente (proprio come in questo periodo), riducendo il potere d’acquisto del denaro investito nei titoli. Generalmente, il rischio di inflazione va di pari passo con il rischio di aumento dei tassi d’interesse. Se i tassi d’interesse salgono, gioco forza, il valore dei nostri titoli diminuirà inevitabilmente. Ma attenzione, come detto, l’obbligazione deve essere rimborsata per intero alla scadenza. In caso di aumento dei tassi, potremmo subire una perdita effettiva soltanto in caso di vendita anticipata ai prezzi di mercato. Generalmente, i rischi minori si corrono investendo in titoli obbligazionari di breve termine, che si caratterizzano per una bassa volatilità. Per essere più tecnici, i titoli meno sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse sono quelli con duration più bassa. Anche in questo caso non vogliamo appesantire la trattazione di quest’articolo con ulteriori tecnicismi.
Ovviamente, le singole obbligazioni dovranno essere rimborsate per intero alla scadenza. Questo significa che, a differenza degli ETF, non dovranno necessariamente essere liquidate alle condizioni dettate dal mercato.
Migliori ETF obbligazionari di breve termine
Per i motivi sopra esposti, riteniamo molto conveniente investire in ETF obbligazionari di breve termine, quanto meno se l’obbiettivo è quello di proteggere i nostri risparmi. L’altro lato della medaglia è che questi strumenti offrono dei rendimenti solitamente molto bassi, anche se in aumento rispetto al passato.
Di seguito vi mostreremo tre ETF obbligazionari di breve termine acquistabili su Borsa Italiana. Per completezza di informazione, abbiamo preferito selezionare strumenti dalle caratteristiche differenti, soprattutto per quel che riguarda la loro esposizione. In particolare, si tratta di
- iShares Euro Government Bond 1-3yr UCITS ETF (Acc) – IE00B3VTMJ91
- Amundi Index Euro Corporate SRI 0-3 Y UCITS ETF DR (C) – LU2037748774
- iShares USD Treasury Bond 1-3yr UCITS ETF EUR Hedged (Acc) – IE00BDFK1573
Analizziamoli più nel dettaglio.
iShares Euro Government Bond 1-3yr UCITS ETF (Acc) – IE00B3VTMJ91
Questo ETF mira a replicare le performance dell’indice “Bloomberg Euro Government Bond 1-3”, composto da titoli di stato “Investment Grade” emessi dagli stati membri dell’Unione Europea, con scadenza compresa tra 1,25 anni e 3,25 anni.
Caratteristiche dell’ETF
- ISIN IE00B3VTMJ91, Ticker CSBGE3, KIID;
- Tipo di replica: Fisica a campionamento;
- Valuta dell’ETF: EURO;
- Indicatore sintetico di spesa (TER): 0,15% annuo;
- Politica di distribuzione: ad accumulazione.
iShares USD Treasury Bond 1-3yr UCITS ETF EUR Hedged (Acc) – IE00BDFK1573
L’indice di riferimento di questo ETF è il “ICE US Treasury 1-3”, composto da titoli di stato denominati in dollari statunitensi, emessi dal tesoro americano. Si tratta di un ETF “Hedged”, ossia con copertura valutaria in euro. Anche in questo caso, i titoli che compongono questo strumento hanno scadenza compresa tra 1 e 3 anni.
Caratteristiche dell’ETF
- ISIN IE00BDFK1573, Ticker 2B7S, KIID;
- Tipo di replica: Fisica a campionamento;
- Valuta dell’ETF: EUR, con copertura valutaria;
- Indicatore sintetico di spesa (TER): 0,10% annuo;
- Politica di distribuzione: ad accumulazione.
Amundi Index Euro Corporate SRI 0-3 Y UCITS ETF DR (C) – LU2037748774
L’Amundi Index Euro Corporate SRI 0-3 Y UCITS è un ETF che replica l’indice “Bloomberg MSCI Euro Corporate ESG BB+ Sustainability SRI 0-3 Year”, composto da obbligazioni societarie denominate in euro, selezionate su criteri ESG e con scadenza compresa tra 0 e 3 anni. Il rating delle obbligazion sottostanti è “Investment Grade”.
Questo ETF, a differenza dei precedenti, investe in obbligazioni “corporate”, cioè di società private. I rendimenti di questo strumento sono leggermente superiori, come anche la sua volatilità.
Caratteristiche dell’ETF
- ISIN LU2037748774, Ticker ECRP3; KIID;
- Tipo di replica: Fisica a campionamento;
- Valuta dell’ETF: EURO;
- Indicatore sintetico di spesa (TER): 0,12% annuo;
- Politica di distribuzione: ad accumulazione.
ETF obbligazionari a breve termine, conclusioni finali
In generale, gli ETF obbligazionari di breve termine sono una soluzione di investimento valida per tutti quei soggetti che cercano sicurezza e stabilità. Tuttavia, è importante valutare attentamente i propri obiettivi di investimento e la propria tolleranza al rischio prima di acquistarli.
Vi ricordiamo che le informazioni presentate in questo articolo non sono da intendere in nessun modo come sollecito all’investimento e non rappresentando attività di consulenza finanziaria. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore.