Nella sua ultima riunione, la FED ha deciso di non aumentare ulteriormente i tassi d’interesse, che adesso rimangono fermi tra il 5,25% e il 5,5%, ma non esclude un nuovo rialzo nei prossimi mesi.
Secondo alcune precedenti proiezioni, infatti, la Fed avrebbe dovuto portare i tassi d’interesse di riferimento attorno al 5,6% entro la fine del 2023.
Dodici funzionari presenti alla riunione, riporta la CNBC, hanno sottolineato l’opportunità di un ulteriore aumento, mentre sette si sono opposti. Mancano altri due incontri politici nel corso dell’anno. La domanda è: cosa succederà dopo?
Quando ci saranno i nuovi tagli dei tassi d’interesse?
Il FED (la banca centrale statunitense) ha previsto soltanto due tagli dei tassi nel 2024. Due in meno rispetto alle previsioni di giugno e intorno al 5,1%.
La stretta monetaria, dunque, durerà ancora a lungo. I motivi di questo passaggio a un minor numero di tagli dei tassi d’interesse, ha spiegato il presidente della Fed Jerome Powell, deriva dalle proiezioni degli analisti sulla futura crescita economica degli Stati Uniti. “In generale, un’attività più forte significa che dobbiamo fare di più con i tassi, e questo è ciò che l’incontro ci sta dicendo”, ha detto Powell.
I membri della Fed hanno inoltre aggiornato la sintesi delle proiezioni economiche, rivedendo drasticamente al rialzo le aspettative di crescita economica per il 2023. Il Comitato ora prevede che il prodotto interno lordo (PIL) aumenterà del 2,1% quest’anno, più del doppio della stima dell’1% di giugno.
Per quanto riguarda l’inflazione, la Fed prevede che l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali “core” – che viene calcolata senza tenere conto dei beni soggetti a forte volatilità come cibo ed energia – rallenterà al 3,7%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di giugno.
Ciononostante, Powell ha affermato di non essere ancora convinto che l’inflazione sia sulla strada giusta.
“Vogliamo vedere prove convincenti del fatto che abbiamo raggiunto il livello appropriato, e stiamo vedendo progressi e lo accogliamo con favore”, ha detto Powell. “Dobbiamo vedere ulteriori progressi prima di essere disposti a raggiungere questa conclusione”.
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