Conviene investire nelle nuove obbligazioni di ENI? Ecco cosa non ci convince

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Negli ultimi giorni, almeno alla radio e suoi siti di informazione finanziaria, non si parla d’altro: dopo oltre 10 anni, ENI sta per mandare in collocamento delle nuove obbligazioni per il mercato retail. A prima vista si tratta di un’ottima notizia, l’azienda è solida e il rendimento, visto la breve scadenza, è davvero conveniente, almeno alle attuali condizioni di mercato. Sicuramente rende più di un BTP di pari durata. La risonanza mediatica per questo strumento sta raggiungendo vette altissime, e siamo sicuri che nei prossimi giorni sarete contattati dai consulenti delle vostre banche che cercheranno di convincervi all’acquisto.
Tuttavia, ci sentiamo in dovere di condividere alcune importanti considerazioni, che (nel nostro piccolo) speriamo possano essere utili nella scelta di qualsivoglia strumento finanziario, anche delle nuove obbligazioni di ENI.
Piccola doverosa premessa: si tratta sicuramente di un valido strumento, ma prima di favi prendere dalla frenesia dell’investimento del secolo (si fa per dire), state con noi ancora per qualche minuto e ascoltate cosa abbiamo da dirvi.

Nuove obbligazioni ENI, ecco di cosa si tratta

Eni S.p.A. ha da poco annunciato l’avvio dell’offerta delle nuove obbligazioni “Sustainability-linked 2023/2028” destinato al pubblico (retail) italiano. Come si evince dalla denominazione di questo strumento, si tratta di un bond collegato a obiettivi di sostenibilità e avrà una durata di 5 anni, con scadenza nel 2028.
L’offerta partirà il 16 gennaio 2023 e si concluderà 20 gennaio 2023 se si opta per l’adesione online, altrimenti fino al 3 febbraio 2023 presso gli sportelli delle banche abilitate al collocamento, salvo chiusura anticipata.
Le obbligazioni “ENI Sustainability-linked 2023/2028” saranno ovviamente quotate sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) e avranno il codice ISIN: IT0005521171.
Nell’ambito di quest’offerta, la stessa ENI ha richiesto alle più importanti agenzie di rating un giudizio relativo a queste obbligazioni, che secondo le attese saranno positive, con:

  • Moody’s: Baa1
  • S&P: A –
  • Fitch: A –

La società, dunque, gode di un’ottima solidità patrimoniale, finanziaria ed economica.

Obbligazioni ENI “Sustainability-linked 2023/2028”, lotto minimo e durata

Il lotto minimo sottoscrivibile è di 2.000 euro (pari a 2 obbligazioni), ed è possibile incrementare almeno una obbligazione per volta del valore nominale di 1.000 euro. Le obbligazioni ENI saranno emesse alla pari, ossia allo stesso prezzo del loro valore nominale.
La durata dell’ENI Sustainability-linked è di 5 anni, con decorrenza 10 febbraio 2023 e rimborsato il 10 febbraio 2028. Una scadenza, dunque, di medio termine. Sicuramente è uno degli aspetti positivi di questo prodotto, visto anche la solidità dell’emittente e l’appetibilità del tasso di rendimento.

Obbligazioni ENI “Sustainability-linked 2023/2028, rendimento minimo al 4,30% annuo

Secondo quanto si legge nel prospetto informativo pubblicato sul sito web di ENI, queste obbligazioni pagheranno un tasso fisso annuale che sarà comunicato entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione del periodo di Offerta (dunque, indicativamente intorno al 30 gennaio). Ad ogni modo, è già stato comunicato che lo stesso non potrà essere inferiore al 4,30% annuo lordo. Oltre a questo, i sottoscrittori potrebbero anche ricevere un premio legato al raggiungimento o meno di alcuni obbiettivi di sostenibilità. In particolare, l’ultima cedola sarà collegata al conseguimento dei seguenti target:

  • riduzione delle emissioni nette di gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle operazioni del business Upstream;
  • incremento della capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, fino a raggiungere un valore pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025.

In caso di mancato raggiungimento anche di uno soltanto di questi due obbiettivi, il tasso di interesse relativo all’ultima cedola (quella del 10 febbraio 2028) sarà incrementato dello 0,50%.
Infine, ENI ha comunicato che al sottoscrittore non spetterà alcuna spesa o commissione per il collocamento di questo bond, che saranno interamente pagati dalla stessa società.

ENI Sustainability-linked 2023/2028: i nostri pareri

La domanda è: conviene acquistare queste nuove obbligazioni di ENI? Purtroppo, non è possibile dare una risposta che possa essere valida per tutte le persone. Come detto in più occasioni, ogni individuo ha un suo obbiettivo d’investimento, e questo prodotto potrebbe non essere adatto a tutti. Ad ogni modo, riteniamo che si tratti di un valido strumento finanziario, almeno considerato il suo rapporto rischio / rendimento, purché si rispettino delle semplici regole di buon senso.
Innanzitutto, nonostante ENI sia una società davvero solida, non è possibile pensare di impiegare tutti i nostri risparmi in un singolo strumento, esponendoci al “rischio specifico” della solvibilità dallo stesso (questo vale per qualsiasi strumento finanziario, compresa la liquidità).

Oggi un BTP di pari durata offre un rendimento nettamente inferiore, circa il 3,45% lordo alla data in cui stiamo scrivendo questo articolo. Tuttavia, bisogna anche considerare il diverso regime di tassazione. Sui titoli di stato, l’imposta da pagare è pari al 12,5%, mentre per tutti i bond corporate, Eni compresa, è pari al 26%. Anche al netto delle imposte, il rendimento delle obbligazioni ENI resta più alto rispetto a quello dei BTP, ma la differenza adesso è meno marcata.

Infine, cosa forse ancora più importante, non possiamo sapere quali saranno le prossime mosse della BCE sui tassi d’interesse. Se si optasse per un ulteriore aumento, magari sopra le attese, le obbligazioni a tasso fisso, quindi anche quelle in argomento, perderanno inevitabilmente di valore. Il rischio, dunque, è quello di dover liquidare l’investimento prima della scadenza a un prezzo più basso rispetto a quello d’acquisto. In questo caso, potrebbe però esserci un vantaggio per chi acquisterà le obbligazioni ENI sul mercato secondario a un prezzo più basso e con un rendimento superiore.

Alcune considerazioni finali

Fatte tutte queste doverose premesse, concludiamo dicendo che le nuove obbligazioni ENI Sustainability-linked 2023/2028 sono sicuramente un valido strumento finanziario, purché inserite all’interno di un portafoglio sufficientemente diversificato. Sconsigliamo assolutamente di investire tutti i propri risparmi nel bond in argomento. Inoltre, dal nostro punto di vista, strumenti del genere dovrebbero essere acquistati, quantomeno, se si pensa di poter tranquillamente portarli a scadenza, in modo da non dover rischiare perdite dovute alle oscillazioni di mercato.

Infine, non possiamo non segnalarvi la possibilità di investire in ETF obbligazionari, ossia da un paniere di bond altamente diversificati, in modo da mitigare il rischio di credito del singolo emittente, oltre anche ad altri vantaggi.

Come sempre concludiamo ricordandovi che le informazioni presentate in questo articolo non sono da intendere in nessun modo come sollecito all’investimento e non rappresentando attività di consulenza finanziaria. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore.

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