Dopo l’annuncio di Microsoft di investire ben 10 miliardi di dollari in ChatGPT, per poi implementarlo nel suo motore di ricerca Bing, Google corre ai ripari presentando il suo progetto di intelligenza artificiale. Si chiama Bard e sarà rilasciato al pubblico già tra qualche settimana.
Soltanto pochi giorni fa scrivevamo che la guerra dei chatbot sarebbe iniziata presto. Quel giorno sembrerebbe essere già arrivato. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto, cerchiamo di capire in cosa consiste questa nuova tecnologia e perché sta diventando così importante anche per la sopravvivenza di giganti come Google e Microsoft.
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Microsoft vuole ChatGPT, Google si prepara a lanciare il suo Bard
ChatGPT è un software online creato dalla società OpenAI, fondata, fra gli altri, dal solito Elon Musk (anche se oggi non fa più parte del progetto). Questo software non è nient’altro (si fa per dire) che un chatbot basato sull’intelligenza artificiale. In sostanza, tu poni a ChatGPT qualsiasi quesito (o quasi) e lui ti darà una risposta il più possibile esaustiva. Probabilmente, si tratta dell’evoluzione dei classici motori di ricerca, e Google questo lo sa bene, tanto che è dovuta correre ai ripari dopo l’annuncio della possibile implementazione di questo software in Bing.
Come sappiamo, Google è il motore di ricerca ad oggi più utilizzato al mondo, e di certo non può non considerare questa operazione come un’enorme minaccia per il mantenimento del suo primato. Per battere la concorrenza di Microsoft e OpenAi, Google avrebbe chiesto consigli anche ai suoi fondatori: Larry Page e Sergey Brin (tutt’ora azionisti di controllo).
E così, anche il gigante di Mountain View starebbe per lanciare il suo chatbot di intelligenza artificiale “Bard”, che sarà implementato proprio in Google Search. Ad oggi, purtroppo, non ne sappiamo ancora molto. Questo nuovo applicativo sarà inizialmente reso disponibile soltanto ad una piccola cerchia di soggetti, che avranno il compito di testarlo a dovere. Non è ancora stata resa nota una data per il rilascio di Bard al pubblico, ma non dovrebbe farsi attendere ancora per molto.
Google si prepara a lanciare Bard, per battere la concorrenza di Microsoft e ChatGPT
Google ha appena annunciato “Bard”, il suo software basato sull’intelligenza artificiale che promette di far concorrenza a ChatGPT. Ad annunciarlo è stato proprio il ceo di Google, Sundar Pichai, con un post nel quale spiegava l’importanza di queste nuove tecnologie e di come sia un momento entusiasmante per il loro sviluppo.
Bard – ha scritto Pichai nel suo post – “è un servizio sperimentale di IA conversazionale, alimentato da LaMDA” (una famiglia di modelli linguistici neurali conversazionali sviluppati da Google).
Questo nuovo software “utilizza le informazioni presenti sul Web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità. Può essere uno strumento per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità”.
In un primo momento, Bard sarà disponibile soltanto per un ristretto gruppo di tester di fiducia, ma dovrebbe essere disponibile al pubblico già dalle prossime settimane.
Il Ceo della società ha anche spiegato che Bard sarà integrato nel proprio motore di ricerca che, come sappiamo, è il più utilizzato al mondo, con oltre il 90% dell’intero mercato.
Si tratta di una mossa sicuramente prevedibile, almeno dopo la notizia dell’importante investimento di Microsoft, da ben 10 miliardi di dollari, per poter implementare la tecnologia di ChatGPT in Bing. Molto probabilmente, Google temeva di perdere il primato di motore di ricerca più utilizzato al mondo. Del resto, ChatGPT è sempre più amato dal grande pubblico, compresi i tanti professionisti che lo utilizzano come supporto al proprio lavoro. Insomma, la società di Mountain View non poteva fare l’errore di restare alla porta in attesa di questo cambio di passo epocale, quanto meno per quanto riguarda la ricerca e l’informazione sul web.
Come investire sull’intelligenza artificiale, alcune importanti considerazioni
Insieme al metaverso, il settore della intelligenza artificiale sarà sicuramente la prossima gallina dalle uova d’oro. Purtroppo, come sempre accade con la nascita di un nuovo settore, ci saranno sempre troppi players che saranno spazzati via da quelli più validi. Si pensi alla bolla delle dot.com.
Ci si chiede, a questo punto, sarà Microsoft o Google ad avere la leadership sull’intelligenza artificiale? O forse qualche altra start up che ancora non esiste nemmeno?
Come sappiamo, non è possibile prevedere il futuro, ma è possibile investire con furbizia interamente in questo settore, attraverso uno dei migliori ETF sull’intelligenza artificiale ad oggi disponibili, in modo da acquistare quote di un fondo costituito da azioni di società che stanno contribuendo allo sviluppo di questa tecnologia. Ovviamente, lo stesso ragionamento lo si può fare per un altro settore ugualmente importante e in ascesa come quello del Metaverso. Anche in questo caso, vi consigliamo di dare un’occhiata ai migliori ETF sul Metaverso acquistabili su Borsa Italiana.
Grazie a strumenti finanziari di questo tipo, possiamo star tranquilli di non perderci la nostra futura gallina dalle uova d’oro.