Cosa sta succedendo realmente all’economia della Cina?

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La Cina è stata a lungo il motore della crescita globale, ma nelle ultime settimane il suo rallentamento economico ha allarmato gli investitori di tutto il mondo.
L’indice Hang Seng (HSI) di Hong Kong è crollato venerdì scorso, dopo essere sceso di oltre il 20% dal suo recente picco di gennaio. La scorsa settimana, lo yuan cinese è sceso al livello più basso in 16 anni, spingendo la banca centrale a porre in essere politiche a difesa della propria valuta finora mai viste, fissando un tasso di cambio molto più alto rispetto al valore di mercato stimato. Ma cosa sta succedendo realmente all’economia cinese?

I problemi della Cina

Dopo un rapido scatto all’inizio di quest’anno, a seguito alla revoca dei blocchi Covid, la crescita economica della Cina è adesso in fase di stallo. I prezzi al consumo sono in calo, la crisi immobiliare si sta aggravando e le esportazioni continuano a diminuire. La disoccupazione tra i giovani è diventata così grave che il governo ha smesso di pubblicare i dati.
A peggiorare le cose, ci si sono messi anche i mancati pagamenti da parte di due grandi colossi cinesi dell’immobiliare e degli investimenti ai propri creditori, riaccendendo i timori di una nuova possibile grave crisi finanziaria.
A causa della mancanza di misure risolute per stimolare la domanda interna e i timori di contagio, diverse importanti banche di investimento sono state costrette a ridurre le loro previsioni di crescita economica della Cina.

I colossi cinesi non riescono a onorare i propri debiti

Le preoccupazioni per l’economia cinese si sono intensificate questo mese a seguito delle inadempienze di due importanti società: Country Garden (costruttore di immobili) e Zhongrong Trust, una delle principali società fiduciarie.


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Country Garden ha mancato il pagamento degli interessi su due obbligazioni in dollari USA, riaccendendo i ricordi di Evergrande, già fallita nel 2021 ma ancora in fase di ristrutturazione del debito.
Zhongrong Trust, che gestisce fondi per un valore di 87 miliardi di dollari per aziende e persone facoltose, non è riuscita a rimborsare una serie di prodotti di investimento, per un valore di circa 19 milioni di dollari.
Insomma, una situazione non di poco conto, anche perché, tali inadempienze potrebbero avere un effetto domino, con delle ripercussioni, anche gravi, sull’intera economia cinese e non solo.

Debito delle amministrazioni locali

Un’altra grana che Pechino deve sicuramente affrontare riguarda il debito delle amministrazioni locali, che è aumentato in gran parte a causa di un forte calo dei ricavi dalla vendita di terreni a causa del crollo del valore delle proprietà, nonché dell’impatto persistente del costo dell’imposizione di blocchi dovuti alla pandemia.
Il grave stress fiscale registrato a livello locale non solo pone grandi rischi per le banche cinesi, ma riduce anche la capacità del governo di stimolare la crescita ed espandere i servizi pubblici.
Pechino ha finora attuato diverse misure per rilanciare l’economia, inclusi tagli dei tassi di interesse e altre mosse per aiutare il mercato immobiliare e le imprese di consumo. Tuttavia, ciò potrebbe non essere sufficiente. Secondo quanto spiegato da alcuni economisti alla CNN, oggi la Cina è diventata troppo indebitata per pompare l’economia come ha fatto 15 anni fa, durante la crisi finanziaria globale.

Ancora problemi per la Cina: crisi demografica e disoccupazione

Come se tutto ciò non bastasse, la Cina deve affrontare anche alcune sfide a lungo termine, come una crisi demografica e relazioni tese con i principali partner commerciali come gli Stati Uniti e l’Europa.
Il tasso di natalità del paese è sceso a un nuovo minimo storico. All’inizio di quest’anno, la Cina ha pubblicato alcuni dati che mostrano che la sua popolazione ha iniziato per la prima volta negli ultimi 60 anni.
Il calo dell’offerta di lavoro e l’aumento della spesa sanitaria e sociale potrebbero portare a un disavanzo fiscale più ampio e a un onere del debito più elevato. Una forza lavoro minore potrebbe anche erodere i risparmi nazionali, con conseguente aumento dei tassi di interesse e calo degli investimenti.

In conclusione, la crescita tendenziale dell’economia cinese è notevolmente diminuita dall’inizio della pandemia e, secondo autorevoli economisti, sembra destinata a diminuire ulteriormente nel medio termine.

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